La C.A.A.,
ossia la Comunicazione
Aumentativa Alternativa è,
come indica il nome stesso, una modalità di comunicazione, che attraverso un
insieme di tecniche, strategie e tecnologie, può facilitare ed incrementare la
comunicazione nelle persone che hanno difficoltà ad usare i canali comunicativi
più comuni.
Viene definita aumentativa poiché mira, a partire dalle
competenze già possedute dal soggetto, ad incrementare le sue possibilità
comunicative. Includendo le vocalizzazioni o il linguaggio verbale residuo, i
gesti e i segni.
Viene definita poi alternativa poiché non solo si avvale di
modalità comunicative non tradizionali, ma anche di ausili e tecnologie
avanzate.
L'obiettivo di questo tipo di approccio è
la creazione di opportunità di
reale comunicazione, e di
effettivo coinvolgimento della persona. Perché ogni individuo ha il diritto di
influenzare le condizioni della sua vita, apponendo le proprie scelte,
interagendo con gli altri attraverso canali comunicativi alla propria portata,
sviluppando le proprie autonomie e sicurezze, riacquistando la propria dignità.
La CAA può essere di tipo assistito o non a seconda se utilizza o
meno degli ausili. O meglio la CAA non assistita è quella in cui non si
utilizza alcun ausilio, ma bensì le competenze stesse dell’individuo, quali
espressioni del volto, gesti, vocalizzi, segni, e linguaggio verbale residuo.
La CAA assistita, invece, è quella in cui si utilizzano per la
comunicazione ausili elettronici e non, come sistemi di simboli o immagini,
tabelle di comunicazione, comunicatori tecnologici, ripetitori vocali, ecc..
Nello specifico di questo blog mi soffermerò su un tipo di
Comunicazione Aumentativa Alternativa assistita, quella che si avvale del
supporto di simboli e immagini, come i simboli grafici PCS (picture
communication symbol).
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